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d+

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design + art direction
Wladimiro Bendandi

 

sviluppo + analisi 
Andrea Leoni

(www.amkdeveloper.net)

Conchiglie fossili, pesci e cetacei delle “Argille Azzurre”

(Pliocene, Pleistocene Inferiore: da 5,3 milioni a 800 mila anni fa)

Il paesaggio tra la Vena del Gesso e le prime colline alle spalle di Imola è caratterizzato dal susseguirsi dei calanchi che si sviluppano sulle Argille Azzurre. La deposizione di queste argille è iniziata nel Pliocene, sul fondale di un mare piuttosto profondo, come testimoniano i fossili della collezione esposta. Essi infatti rappresentano una fauna che trovava in tale ambiente un habitat di vita ottimale.

La collezione, interamente costituita da molluschi, proviene in massima parte dalle argille plioceniche dei calanchi che fiancheggiano i rii Mescola e Gambellaro, oltre che dalla località Croara.

Questa fauna è stata studiata dal paleontologo Ludovico Foresti (1829-1913); la sua analisi, affiancata dalla puntuale descrizione geologica dell’area di raccolta dei fossili di Scarabelli, è stata pubblicata nel 1897 con il titolo “Sopra alcuni fossili raccolti nei colli fiancheggianti il fiume Santerno nelle vicinanze d’Imola”.