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d+

www.d-plus.it

 

design + art direction
Wladimiro Bendandi

 

sviluppo + analisi 
Andrea Leoni

(www.amkdeveloper.net)

Picarie (ordine II) e Passeracei (ordine III)

Averla maggiore (Lanius excubitor)

In romagnolo: ferlutton

L’averla maggiore si riconosce per il piumaggio contrastato in bianco, grigio e nero. Si posa sulle cime degli alberi o sui pali dai quali si butta all’attacco di uccelletti, topi e lucertole. Vive ai margini dei boschi, nei frutteti, nelle siepi

Nel manoscritto di Giacomo Tassinari (1896): L’averla maggior non si vede ogni anno, ma quando capita è sempre al principio dell’inverno. Nel novembre del 1859 ne fu presa una alle reti presso Imola, mentre si era scagliata sui ginochi in mezzo alla tesa. Mi fu portata viva e la tenni in gabbia per alcun tempo. Attesa l’indole del rapace visto che ricusava altri cibi incomincia a introdurre nella gabbia degli uccelli vivi. Al primo vederli, senza alcun timore della mia presenza, si slanciava contro di essi e, strettili fra gli artigli, con replicati colpi di becco al collo li uccideva. Dopo averli trascinati qua e là per la gabbia e strappata una parte delle penne li metteva in brani ingoiandoli in parte, quando era sazia conficcava il resto fra le gretole per cibarsene al bisogno. Mai la vidi bere: digerito il pasto rigettava, coi frantumi delle ossa, le penne inghiottite.