È un’anatra di notevoli dimensioni, che assomiglia ad un’oca. Predilige abitare le zone costiere, fangose e sabbiose e le acque salmastre. Si alimenta di vegetali ma anche di piccoli invertebrati e vertebrati che cattura esplorando il fango sia dei bassi fondali, immergendosi solo parzialmente, sia delle rive. È specie in prevalenza monogama e nidifica in cavità, utilizzando anche tane abbandonate di volpi o conigli, profonde alcuni metri. Dopo la schiusa delle uova, i pulcini vengono subito accompagnati dai genitori in acqua.
Nel manoscritto di Giacomo Tassinari (1896): Specie rara da noi: l’individuo maschio della collezione fu ucciso nell’aprile 1854 nelle pinete di Ravenna.