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Scienze naturali. Collezioni Liverani, Pirazzoli, Tassinari

La sezione è formata dalle 5 collezioni naturalistiche che nel 1857 hanno contribuito alla fondazione del Gabinetto di Storia Naturale.

Il percorso si divide in:

1. Collezione di Piante Odoardo Pirazzoli- Giacomo Tassinari

Una vetrina raccoglie i 34 volumi che conservano 5.000 vegetali italiani e un campionario di legni.

2. Collezione d’Insetti (Coleopteri) Odoardo Pirazzoli

4 vetrine espongono 47 scatole entomologiche ottocentesche che conservano alcuni coleotteri scelti tra i 27.698 esemplari della collezione raccolta principalmente nel territorio imolese tra il 1840 e il 1882.i

3. Collezione di Conchiglie marine viventi e Collezione di Conchiglie d’acqua dolce e terrestri Giacomo Tassinari

Si tratta di una raccolta eterogenea composta da molluschi marini, coralli, ricci di mare, stelle di mare e da molluschi continentali, frutto dell’ espansione negli anni della collezione di Conchiglie Marine viventi e della collezione di Conchiglie d’acqua dolce e terrestri. Le due collezioni costituiscono il nucleo iniziale della raccolta malacologia che è esposta in due vetrine, la prima dedicata alle Conchiglie Marine Viventi e la seconda suddivisa tra Conchiglie Marine Viventi e Conchiglie d’acqua dolci e terrestri.

4. Collezione di Rettili della Romagna Giacomo Tassinari

La collezione di Giacomo Tassinari si componeva in origine di venticinque specie. Oggi del nucleo originario se ne conservano diciotto (sei Anfibi e dodici Rettili). I reperti sono conservati in vasi di vetro, che con probabilità risalgono all’inizio del Novecento, chiusi superiormente da un disco in vetro smerigliato o da un tappo e sigillati con paraffina e al momento, per motivi conservativi, non possono essere esposti. Oltre agli esemplari in vitro vi sono due piccole tartarughe terrestri e due marine. Per motivi conservativi dell’intera collezione è esposto solo un esemplare di tartaruga marina (Caretta caretta).

5. Collezione di Uccelli nostrali Giuseppe Liverani

Al nucleo originale della collezione di Giuseppe Liverani composto di 222 specie. se ne aggiungono altre 75 nel 1933 donate da Augusto Sassi. Complessivamente nelle sei vetrine sono esposti circa 200 uccelli, i meglio conservati della raccolta, raggruppati in sette ordini, seguendo una classificazione di fine Ottocento che raggruppa gli animali in base a similitudini morfologiche poi rivelatesi in molti casi inadeguate a definire le parentele filogenetiche. Questa classificazione è la medesima che si ritrova nel manoscritto di Giacomo Tassinari (1896) che elenca le specie presenti nel Museo e che, per la ricchezza di informazioni, è la guida per il nuovo allestimento della collezione che ritorna agli studi ornitologici di fine XIX secolo.

Giacomo Tassinari e le sue parole sono la “voce” che guida alla scoperta non solo di questa collezione e dei comportamenti animali ma anche dell’ambiente nell’Ottocento, per non parlare delle credenze popolari legate al mondo degli uccelli. Le schede di commento agli animali consultabili nelle postazioni multimediali, forniscono informazioni sulla distribuzione e quantità delle specie nel territorio locale e sul comportamento degli uccelli in natura e in cattività, permettendo di confrontare la nostra realtà con quella in cui questa collezione nacque, nel tentativo di ridare vita, canto e volo a questi uccelli.

Tutte le vetrine e i reperti evidenziati con il bollino arancione sono descritti nelle schede di questa guida multimediale.

Le vetrine