Una nota manoscritta di Pirazzoli racconta del Saperda scalaris: “avuta dal Magroni Dozza perché presa in copula e annegata nel canale dei mulini”. Questo cerambice è presente in questa scatola con quattro esemplari e si nutre del legno di varie latifoglie.

Scarabeidi (scatole LXXIII, LXXVII, LXXIX) e Cerambicidi (scatole CXXXI-CXXXVI, CXXXVIII)